| | | OFFLINE | | Post: 5 | Città: MILANO | Età: 38 | Sesso: Maschile | |
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04/02/2011 13:10 | |
Uno dei migliori Thriller del 2009 - Dite la vostra In seguito ad un terribile incidente, Anna (Christina Ricci) si sveglia nel retro di un’agenzia di pompe funebri, dove Eliot Deacon (Liam Neeson) sta preparando il suo corpo per la sepoltura. Anna si sente ancora perfettamente viva, ma l’uomo la convince di essere l’unico a poter comunicare con lei, grazie alle sue particolari capacità di sensitivo. La ragazza si troverebbe infatti in uno stato transitivo tra la vita e la morte. Intrappolata, sola, senza nessuno a cui chiedere aiuto, Anna dovrà affrontare le sue più profonde paure ed accettare di essere davvero morta; oppure cercare di ribellarsi per non essere seppellita viva. Il fidanzato di Anna, Paul (Justin Long), nutre il sospetto che le cose non siano come sembrano e che Eliot non sia amichevole come appare. Con l’avvicinarsi del funerale, Paul si avvicina a scoprire la disturbante verità, ma potrebbe essere troppo tardi…
Film che lascia ognuno libero di dare la sua personale spiegazione alla vicenda.
Davvero consigliato se amate questo genere di film
L'aggettivo ideale: Ambiguo
[Modificato da ttnd 22/01/2012 13:44] |
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| | | OFFLINE | | Post: 5 | Città: MILANO | Età: 38 | Sesso: Maschile | |
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04/02/2011 13:29 | |
Una serie di vicende porta lo spettatore in uno stato di
semi-confusione visiva perche chi ha scritto questo film gioca a far vivere il dubbio
in chi sta guardando attraverso messaggi che lasciano intendere una cosa, ma anche l'esatto opposto.
Alcuni dubbi restano insospesi...allora vi lascio con alcune domande spero ce qualcuno sappia darmi una risposta.
Lei è morta o no?
Il suo fidanzato ha sognato di dissotterrarla?
Muore anche lui? |
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| | | OFFLINE | | Post: 5 | Città: PALUDI | Età: 38 | Sesso: Maschile | |
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04/02/2011 17:35 | |
Ciao Paperino,mi dispiace deluderti,ma risposte alle tue domande ne troverai di diverse proprio perchè il regista gioca sull'ambiguità delle scene,che sfociano in interpretazioni razionali ed IRrazionali.Secondo me proprio,queste piccole deviazioni durante il film,portano lo spettatore ad avere una ostinata riflessione su ciò che è avvenuto realmente nel film e quali ruoli abbiano avuto i protagonisti ma non quella profonda riflessione che si dovrebbe avere sul vero senso del film,LA PAURA DI VIVERE.Secondo me un ottimo film nella quale il regista cerca di nasconderne il vero senso in un gioco di ambiguità cui lo spettatore non riesce a darsi una spiegazione logica.La vera storia non sta dietro prove che confermano la razionalità o la irrazionalità del film(Il che fa discutere lo spettatore piuttosto che farlo pensare nel vero messaggio del film),ma sta proprio in quelle scene (pesanti,piene di indizi,parole,prove e controprove) che il regista ha voluto appositamente(a mio parere) per far deviare il vero senso del film allo spettatore. La scena più interessante(a mio parere,sempre)è quello in cui il protagonista becchino(che sia uno psicopatico,un guardiano di un limbo,o una persona con un dono speciale)da la possibilità di una seconda vita a lei,ma con un un suo pentimento repentino,fa capire che neanche in punto di morte(ultima occasione)lei avrebbe dato un senso alla sua vita,preferendo la morte(la fine delle sue paure)piuttosto che affrontare la vita.
Preferisco caRpire(non è un errore) questo da un film,piuttosto che ricostruirne una trama,che sempre a mio parere ,non aprirebbe ad una riflessione profonda e importante nella REALTà che ci circonda.
Ciao! |
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| | | OFFLINE | Post: 170 | Città: LONGOBUCCO | Età: 35 | Sesso: Maschile | |
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04/02/2011 19:11 | |
Film fantastico, non ti lascia distogliere gli occhi dallo schermo. Il regista è riuscito perfettamente nel suo intento, sballottarti da una convinzione ad un'altra. Niente è lasciato al caso, si gioca molto sui dettagli, i quali non portano ad un unica soluzione, ma uno stesso dettaglio ti guida su due strade diverse. Il film nasce, si sviluppa e termina nell'ambiguià dalla quale ognuno di noi estrapola la propria conclusione.
Spero abbiate capito la mia !!! |
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| | | OFFLINE | Post: 120 | Sesso: Maschile | |
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04/02/2011 19:23 | |
Io sono d'accordo in parte, con quello che scrive Idulap sulla profondità del film, il tema trattato "la paura di vivere".
Il film (secondo me) è pieno di episodi ambigui ed è proprio questa ambiguità a tenere attacato allo schermo lo spettatore... La trama non è scontata, infatti non si riesce mai a capire come vada a finire o meglio quando si crede di aver capito si viene smentiti immediatamente nelle scene successive... Però io ho trovato alcuni episodi chiave, dove ci sono parole, gesti, che riportano lo spettatore sul finale più logico. Eliot non ha nessun dono o potere, se non quello di individuare una persona già morta.
Consiglio a tutti di vederlo!
"dite tutti che avete paura della morte, ma la verità è che avete più paura della vita..." |
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05/02/2011 14:34 | |
The_Revenge. Vorrei tanto pensarla come te,ma non hai detto quale conclusione hai tratto dal film..Hai solo parlato del film in sè,non della tua conclusione..
Ciao!! |
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06/02/2011 14:08 | |
Bel film, Eliot Deacon è un mago... |
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| | | OFFLINE | Post: 170 | Città: LONGOBUCCO | Età: 35 | Sesso: Maschile | |
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15/02/2011 15:13 | |
Idulap, la mia conclusione la devi capire dal titolo che ho messo!!! |
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| | | OFFLINE | Post: 120 | Sesso: Maschile | |
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22/01/2012 13:47 | |
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